lunedì 19 dicembre 2011

Teresa Mattei


La donna mito di questa settimana è Teresa Mattei e l'autrice del pezzo è Silvia Bagnoli, un'attrice che sta portando in giro uno spettacolo dedicato alla Mattei.


"La cosa piu' importante della nostra vita è di aver scelto la nostra parte" Teresa Mattei

"Se in Toscana si parla di Teresa Mattei  tutti hanno una testimonianza da portare, nei comuni, nelle scuole, negli Anpi. Teresa è evidentemente riuscita a lasciare tracce di se ovunque, a creare reti di collegamenti  tra persone, associazioni, istituzioni. Quando vado a proporre il mio monologo sulla sua storia mi chiedono notizie di lei, mi lasciano un aneddoto. Difficile non rimanere coinvolti. Teresa è ancora viva, ha 90 anni è nata nel '21, e la sua storia è la storia della costruzione dell'Italia, del voto alle donne, della scrittura della Costituzione, del lavoro nel partito, della lotta caparbia contro ogni tipo di ingiustizia.

Ma partiamo dall'inizio. Se è vero che  la famiglia influenza le nostre sorti, Teresa proviene da una famiglia in cui tutte le donne di casa erano laureate, e tra la fine dell'800 l'inizio del 900 non è proprio una cosa comune. Teresa nasce in un ambiente  abituato ad analizzare criticamente ogni avvenimento sociale e politico e a prendere una posizione chiara.
Gli esempi sono piu' eloquenti delle riflessioni. Ugo (il padre di Teresa) , diventato direttore dell'impresa telefonica "La Stella", a Milano, un giorno si trova davanti Mussolini che pretende l'allacciamento della linea telefonica per il Popolo d'Italia il quotidiano politico, organo del  partito fascista. Ugo non si lascia intimorire e spiega che Mussolini avrebbe avuto il collegamento quando fosse stato il suo turno. Mussolini è stizziro e  Ugo Mattei lo minaccia. Mussolini esce impaurito dal suo ufficio.
Teresa ricorda: "io sono nata proprio nel 21 quando iniziava il fascismo. A scuola fin da piccoli eravamo abituati a credere, obbedire, combattere e noi credevamo, obbedivamo, combattevamo... ma per altre cose.... combattevamo da  antifascisti"

Si, ma perche' Teresa Mattei?
Perche' Teresa lotta.
Teresa ha lottato contro la paura quando a 16 anni è stata mandata da sola in treno in Francia in pieno regime fascista a portare 400 mila lire ai fratelli Rosselli per finanziare la lotta volontaria contro l'esercito franchista.

Ha lottato quando al liceo ha fronteggiato l'insegnante di scienze che faceva propaganda antisemita ed è stata espulsa da tutte le scuole del Regno.

Ha lottato quando il giorno in cui Mussolini ha dichiarato guerra contro la Francia e la Gran Bretagna era richiesta l'adunata in piazza Signoria a Firenze, e lei, a pochi isolati di distanza ha organizzato con il suo gruppo universitario una manifestazione contro la guerra .

Ha lottato quando  ha deciso di fare la staffetta partigiana:
"-  e se mi fermano?- ecco, voi non vi dovete far fermare, ma se vi fermano, ragazze belle come voi sapranno certo cosa fare".
Teresa è stata fermata, picchiata volentata...come molte altre.

Ha lottato quando è diventata l'aggancio tra il fronte della gioventu' e il Pci, creando reti di collegamento antifasciste sotterranee: mediava, informava, risvegliava le coscienze.

Ha lottato quando  ha cercato e supplicato le autorita' vaticane (lei che credeva unicamente nell' onesta' intellettuale e nella coscienza civile) di intervenire nella liberazione del fratello Gianfranco catturato e torturato dai gerarchi fascisti. Quando, dopo il suicidio del fratello ha cercato il corpo per  18 mesi.

Ha lottato durante la liberazione di Firenze come comandante di compagnia, anche se aveva paura, ma : avere paura non significa non avere il coraggio di superarla
Con il suo ruolo di primo ordine conquistato nella Resistenza fiorentina ha ispirato anche Roberto Rossellini per il quarto episodio del film Paisà.

Ha lottato quando è passata dalla lotta armata all'impegno politico, quando a 22 anni ha cominciato a organizzare le donne del Pci e ha partecipato al primo convegno dell'UDI (unione donne italiane). Qui Togliatti non resta indifferente alla sua personalita' e dice: "io Teresa Mattei la voglio a Roma"

Teresa ha lottato per un simbolo: le viene poposto di  festeggiare l'8 Marzo come in Francia, con mughetti e violette. Teresa replica che mughetti e violette non si trovano dappertutto e le orchidee proposte dalle socialiste sono troppo costose e si inventa una storia: la leggenda di una principessa cinese e delle sue mimose simbolo del calore della famiglia e della gentilezza femminile....e poi le mimose si trovano dappertutto nelle campagne, afferma Teresa, cosi', grazie a lei, viene scelta la mimosa come simbolo dell'8 Marzo. 

Terea ha lottato  per affermare il valore e la dignita', oggi diremmo la credibilita' delle onorevoli in parlamento e nella discussione degli articoli della Costituzione: a 25 anni si trova da una parte Calamandrei e dall'altra La Pira. Nelle discussioni sugi articoli fu Teresa a imporre le parole  "di fatto " nell'articolo 3."Di fatto" sembra niente ora, son due parole piccole piccole, ma grazie alla forza dell''intervento di Teresa hanno fatto l'effetto del sasso nel lago!
"e' compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto  la liberta' e l'uguaglianza  degli individui"(art 3)
In un certo senso  Teresa ha costretto l'istituzione a mettere il cittadino in condizioni di uguaglianza  precisando la natura e l’ampiezza degli ostacoli che dovevano essere rimossi.
Negli anni successivi con Rodotà propone un'ulteriore modifica di questo articolo per poterci inserire il concetto di «età» :
(art 3) Tutti hanno pari dignita' sociale senza distinzione di sesso razza lingua o religione...
ma per Teresa manca il concetto di eta' ..sembra che i bambini e gli anziani non siano compresi. Ancora una battaglia perche' i cittadini piu' deboli non siano discriminati, dimenticati...

Teresa ha lottato per portare avanti una gravidanza senza essere sposata.
"Togliatti voleva farmi abortire, ma io questo figlio lo volevo.  E poi le ragazze madri non sono rappresentate in parlamento, vorra' dire ce le rappresentero' io"
Teresa diventa la prima ragazza madre del parlamento Italiano

Teresa ha lottato per l'ingresso delle donne in magistratura contro affermazioni quali: "le donne sono troppo emotive e sensibili per dirigersi...le donne in certi giorni del mese non ragionano non possono fare le magistrate.."

 Ha lottato per l'infanzia fondando  l'Ente per la tutela morale del fanciullo nel 1947 e la Lega per  il diritto dei bambini alla comunicazione  40 anni dopo

Ha lottato quando ha testimoniato contro Priebke l'aguzzino del fratello nel 1997, quando a 80 anni ha partecipato al G8 di Genova denunciando gli abusi delle forze dell'ordine....e ha fatto molte altre battaglie e ....come tutte le battaglie non sempre le ha vinte. Ma questo  (si potrebbe dirla alla sua maniera) non le ha impedito di combatterle.

Teresa è arrivata sulla mia strada  ed è stata tale la voglia di raccontare tutte le sue battaglie che ho deciso di farlo in un monologo. Ringrazio il mio regista  Mauro Monni che ha capito l'importanza  di questa storia tanto quanto me e lavora con me per diffondere quanto piu' possibile il lavoro di una donna - di una persona - che per quanto ha potuto, ha lottato contro ogni forma di ingiustizia."

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