venerdì 4 novembre 2011

Il mio mito: Rosa Parks


Oggi vi scrivo la storia della mia donna-mito, non so se la conoscete, si chiama Rosa Parks.
Rosa Parks era una donna afroamericana che viveva a Montgomery, capitale dell’Alabama. Il primo dicembre 1955 Rosa, che faceva la sarta, stava tornando a casa in autobus e, poiché l'unico posto a sedere libero era nella parte anteriore del mezzo, quella riservata ai bianchi, andò a sedersi lì. Poco dopo salirono sull'autobus alcuni passeggeri bianchi che le chiesero con prepotenza di alzarsi a lasciare a loro il posto. 

Era infatti un’epoca in cui sugli autobus, nei ristoranti e persino nei bagni pubblici c’era una netta separazione tra i posti per i bianchi, che erano ovviamente i migliori, e quelli per i neri. Di fronte al rifiuto di Rosa, intervenne il conducente che le ordinò di alzarsi e andare nella parte riservata ai neri. Rosa si rifiutò nuovamente, stanca di essere trattata come una cittadina di seconda classe (per giunta costretta, spesso, anche a stare in piedi pur di lasciare liberi i posti per i bianchi) e rimase al suo posto. Il conducente fermò l'autobus e chiamò due poliziotti per risolvere la questione: Rosa Parks fu arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine. 

Quella notte cinquanta leader della comunità afro-americana, guidati dall'allora sconosciuto pastore protestante Martin Luther King, si riunirono per decidere le azioni da intraprendere per reagire all'accaduto. Il giorno successivo incominciò il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery, una protesta che durò per 381 giorni. Dozzine di pullman rimasero fermi per mesi, poiché i neri costituivano la gran parte dei passeggeri e da loro veniva la maggior parte delle entrate per la compagnia degli autobus. Questi eventi diedero inizio a numerose altre proteste in molte parti del paese. 

Nel 1956, dopo un anno di boicottaggio, il caso della signora Parks arrivò alla Corte Suprema degli Stati Uniti d'America, che decretò, all'unanimità, incostituzionale la segregazione sui pullman pubblici dell'Alabama. Da quel momento, la Parks è diventata un' icona del movimento per i diritti civili. Lo stesso King scrisse sull'episodio descrivendolo come "l'espressione individuale di una bramosia infinita di dignità umana e libertà" e, parlando di Rosa, disse "Rimase seduta a quel posto in nome dei soprusi accumulati giorno dopo giorno e della sconfinata aspirazione delle generazioni future".

La storia di Rosa Parks mi colpisce perchè ha dato il via a una vera e propria rivoluzione nel campo dei diritti civili rimandendo "semplicemente" seduta.  

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